L’INIZIAZIONE ALL’ERMETISMO

Pubblicato da Damiano Checchin il

l'iniziazione all'ermetismo

Ogni iniziazione e, nel nostro caso, l’iniziazione all’ermetismo avrà la necessità di porci nella condizione di conoscere noi stessi per compiere qualsivoglia lavoro trasformativo.

Senza la conoscenza del nostro essere non si avrà mai nessuno sviluppo dei nostri poteri energetici.

IL DIARIO OCCULTO

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Avremo bisogno di un diario per iniziare il lavoro che chiameremo “occulto” ma non lasciatevi fuorviare dall’aggettivo poiché in tale registro non vi è nulla di sovrannaturale.

Per prima cosa dovrete annotare tutti i difetti che vi appartengono o almeno quelli che considerate tali, senza che nessuno possa vedere ciò che avrete scritto.

Siate onesti con voi stessi, assumendo un atteggiamento estremamente severo e impietoso nell’annotare le vostre debolezze.

Il diario sarà il vostro Libro del Controllo.

SCOPRIRE LA NATURA TRASCENDENTE ATTRAVERSO LA MEDITAZIONE

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L’iniziazione all’ermetismo prevede delle brevi meditazioni per scoprire la nostra natura trascendente:

Chiudendo gli occhi e rimanendo in una posizione comoda, riportatevi ad alcune difficili situazioni del passato che avete vissuto, ricordando di come vi comportaste in quella circostanza, evidenziandone gli errori e gli insuccessi che si verificarono in quel determinato contesto.

Annotate le debolezze in tutte le variazioni e sfaccettature possibili: più saranno ricche di dettagli, meglio sarà per voi.

Nulla deve rimanere nascosto, sia se si tratta di fatti insignificanti, sia se si tratta di gravi colpe: riuscirete a scoprire numerosi insuccessi nelle loro minime sfumature.

Lo scopo di questo esercizio, attraverso la ripetizione, è quello di “purificare” l’anima depurandola da ogni impurità.

L’AUTOANALISI

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La meditazione descritta precedentemente rappresenta l’azione preliminare per l’iniziazione all’ermetismo e all’arte magico/alchemica. Il lavoro mentale, determinato dall’autoanalisi, è indispensabile per ottenere l’equilibrio energetico utile al lavoro di pranoterapeuta e, senza di esso, non ci potrà essere alcun progresso regolare nella distribuzione del prana.

È quindi necessario che voi dedichiate alcuni minuti al giorno all’autocritica e, qualora scopriste una deficienza qualsiasi, annotatene immediatamente la circostanza sul vostro diario occulto.

Dopo qualche settimana, sarete in grado di cominciare un nuovo esercizio, poiché avrete raggiunto la consapevolezza dei vostri difetti e delle vostre mancanze.

I QUATTRO ELEMENTI ALCHEMICI IN RAPPORTO ALLE LACUNE

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Assegnerete a ogni vostra debolezza uno dei quattro elementi alchemici che la rappresenta.

Creerete, nel vostro diario, una rubrica corrispondente agli elementi, per ognuno dei quali annoterete le relative lacune scoperte.

Se non sapete a quale aggregato si riferisce una determinata “mancanza” registratela sotto la voce “indifferenziata” e, con il progredire della preparazione, sarete in grado di determinare il costituente alchemico attinente al vostro difetto.

Ora, il lettore più attento, si chiederà in che modo si possa capire a quale principio corrisponda una eventuale manchevolezza.

Stilerò una breve lista per aiutare il neofita, ricordando altresì che dovrete lavorare mentalmente attraverso le intuizioni e le sensazioni per capire l’elemento più adatto al problema.

Elemento fuoco: gelosia, desiderio di vendetta, rabbia, irascibilità.

Elemento aereo: frivolezza, vanagloria, presunzione, abitudine al pettegolezzo, tendenza allo spreco.

Elemento acqueo: freddezza, indifferenza, pigrizia, eccessiva accondiscendenza, timidezza, insolenza, instabilità.

Elemento terra: incoscienza, melanconia, pigrizia cronica, tristezza, depressione, bipolarismo.

Mediterete in ogni singolo blocco (fuoco/aria/acqua/terra) dividendolo in tre categorie dove elencherete nella prima i difetti principali che hanno maggiore influenza su di voi, nella seconda i difetti che si presentano meno frequentemente e, nella terza, i difetti che si rivelano raramente.

Successivamente, sarete pronti a ripetere il processo nei riguardi delle vostre qualità fisiche positive, registrandole nelle rispettive categorie degli elementi e che andremo a elencare brevemente.

Elemento fuoco: attività, entusiasmo, fermezza, coraggio.

Elemento aereo: diligenza, gioia, destrezza, gentilezza, desiderio di successo, ottimismo.

Elemento acqueo: compassione, modestia, temperanza, fervore, tranquillità, tenerezza, capacità di perdonare.

Elemento terra: rispetto, rettitudine, tenacia, coscienziosità, sobrietà, senso di responsabilità, puntualità.

GLI SPECCHI PSICHICI

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L’iniziazione all’ermetismo, per mezzo di questi semplici esercizi, vi permetterà di ottenere gli specchi psichici astrali: uno contraddistinto dal colore nero, avente qualità psichiche “negative” e l’altro contraddistinto dal colore bianco, avente qualità psichiche “positive”.

Questi due specchi sono delle vere e proprie espressioni energetiche occulte

inaccessibili se non a chi le ha generate, attraverso gli esercizi esposti in precedenza.

Qualora, nel corso della preparazione, dovreste ricordarvi di qualche qualità positiva o negativa che vi rappresenta, potrete sempre registrarla nel gruppo appropriato e, gli specchi psichici, vi permetteranno d’individuare quale elemento prevale in quello bianco e in quello nero.

L’individuazione è necessaria allo scopo del raggiungimento dell’equilibrio magico/energetico e, lo sviluppo successivo dell’allievo, dipenderà da tale identificazione.

IL CORPO MATERIALE

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L’iniziazione all’ermetismo prevede, oltre allo sviluppo dello spirito e dell’anima, lo sviluppo della parte “visibile”, ovvero quella del corpo.

Al mattino, appena alzati, frizionate il corpo con le mani o con una spazzola tenera fino a che, la vostra pelle, diventi leggermente arrossata. Cosi facendo i vostri pori si apriranno e saranno in grado di respirare liberamente.

Dovrete poi lavarlo con acqua tiepida, strofinandolo con un asciugamano fino a quando proverete una sensazione di calore e avrete attivato la circolazione energetica su di voi.

Questa procedura, oltre ad avere un effetto rinfrescante eliminando la stanchezza accumulata, è utilissima per l’attivazione dell’energia pranica.

CONCLUSIONI

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Questi brevi esercizi sono di estrema rilevanza per l’iniziazione all’ermetismo e per imparare a equilibrare il corpo, la mente e l’anima, nonché l’energia pranica che ci caratterizza.

Per di più, consiglio una passeggiata immersi nella natura, da effettuare quotidianamente e indipendentemente dai vostri impegni “inderogabili”.

La respirazione dovrà sempre esser posta alla vostra più attenta considerazione e sarà parte integrante del percorso che caratterizza l’ermetista.

Senza respirazione non può sussistere la vita e, un esperto pranoterapeuta, dovrebbe sapere qualcosa in più del semplice fatto che egli respira per rimanere vivo.

I polmoni non possono funzionare senza respirazione e senza nutrimento: ciò che è necessario alla vita ha caratteristiche tetrapolari e, i quattro elementi più il quinto, l’elemento vitale (principio akasha), sono essenziali per alimentare il corpo attraverso processi energetici di espansione che nutrono la nostra macchina biologica.

L’aria che respiriamo ha un grado di densità inferiore a quello delle sostanze nutritive eppure, secondo le leggi universali, le due cose hanno la stessa natura essendo tetrapolari, mantenendo vivo il corpo.

Torneremo a breve sull’argomento per continuare a parlare di respirazione e dell’aria che respiriamo, non solo composta da azoto, ossigeno, argon e gas minori, ma da un’energia impalpabile designata con il nome di “prana”.


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