INTERPRETAZIONE ERMETICA DELLA PRANOTERAPIA

Pubblicato da Damiano Checchin il

Interpretazione ermetica della pranoterapia

“Interpretazione ermetica della pranoterapia” è un argomento poco conosciuto persino tra i professionisti del settore, tuttavia è parte essenziale di un percorso personale di trasformazione alchemica e pranoterapica.

ORIGINI DELL’ERMETISMO

Interpretazione ermetica della pranoterapia

L’ermetismo è un complesso di dottrine mistiche-filosofiche-magico-religiose di origine semitica riprese nel Medioevo, contemporaneamente nel mondo islamico e in quello cristiano.

Il termine deriva da Ermete Trismegisto, il tre volte grandissimo e, la tradizione, racconta che la trasmissione di tali misteri è dovuta all’azione del dio egizio Thot, dio della scrittura e della magia.

Ora ci si potrebbe chiedere se l’ermetismo è da considerarsi una dottrina tradizionale completa ma, essendo esso di ordine non metafisico ma cosmologico, lo si può considerare come una porta di accesso alla conoscenza occulta che, per completarsi, abbisogna dell’iniziazione alchemica.

Io considero la posizione dell’ermetismo e quindi “interpretazione ermetica della pranoterapia”, come la conoscenza del “mondo intermedio”, cioè quel mondo dominato dalla manifestazione sottile ove si prolunga la percezione extra-sensoriale e dove si sviluppa l’energia pranica.

IL RUOLO DEL PRANOTERAPEUTA

Il pranoterapeuta completo è obbligato a conoscere le manifestazioni fisiche e quelle spirituali che si sviluppano nel suo corpo, attraverso esercizi mirati e allenamenti atti allo sviluppo di tali capacità.

Per tale motivo egli dovrà avvicinarsi ai segreti ermetici per studiarne l’insorgenza, sviluppandone le inclinazioni e portando nel manifesto i risultati.

La meditazione è parte integrante di questa conoscenza occulta e, un esercizio estremamente interessante, è quello dell’attivazione dell’energia per mezzo della coscienza.

ESERCIZIO: ATTIVARE L’ENERGIA PER MEZZO DELLA COSCIENZA

Interpretazione ermetica della pranoterapia

Mettetevi in posizione del loto con la schiena bene eretta, gli occhi chiusi.

Inspirate con il naso ed espirate con la bocca fino a quando l’ossigeno che riempie i vostri polmoni non vi renda tranquilli e rilassati.

Ora visualizzate un punto al centro del vostro cervello, infinitamente piccolo, dapprima di colore nero e via via sempre più luminoso per tramutarsi in una stella lontanissima e abbagliante.

Portate i pensieri nel punto luminoso lasciandoli assorbire da esso.

Ogni pensiero che si genera nella mente viene calamitato dal punto luminoso e attirato come fosse un buco nero che attrae la materia fino a fermarne il tempo.

Dovrete far si che la vostra mente sia completamente concentrata e immobile sul punto da voi generato.

Solo allora comincerete a percepire delle modificazioni a livello fisiologico, una sensazione di immobilità assoluta, caratterizzata da energia interna di massa infinita, che vi riempie.

Quando vi sentite pronti stemperate questa forza attraverso lo sviluppo di una luce che, partendo dal centro del cervello, si diffonde in ogni più piccola cellula del vostro corpo.

Ora aprite gli occhi e rimanete concentrati e in silenzio per qualche minuto.

Alcune persone, senza accorgersene, rimangono ore in questa posizione, nella convinzione che sia passato solo qualche minuto, perdendo la normale cognizione del tempo e annullandone i suoi effetti.

LA MATRICE DEGLI ELEMENTI

Interpretazione ermetica della pranoterapia

L’interpretazione ermetica della pranoterapia avviene attraverso la conoscenza della matrice già presente in natura, traccia energetica che, se usata correttamente dall’operatore, porta al rafforzamento del prana e all’amplificazione delle forze che lo caratterizzano.

Soffermiamoci a spiegare meglio il concetto appena espresso: ogni oggetto è caratterizzato da una frequenza vibratoria che promana energia e, la capacità dell’operatore di usare tale forza a suo vantaggio, lo porta ad una trasmissione efficace e risolutiva.

Per mezzo di esercizi specifici MCC e di tecniche di meditazione saremo in grado di percepire ogni tipo di vibrazione per canalizzarla e trasformarla attraverso il nostro corpo e le nostre mani.

LA NATURA “INTERNA” DEL PRANA

Bisogna ricordare che la vera natura pranica è puramente “interna” e di ordine psichico nella sua applicazione più immediata mentre è di ordine spirituale quando l’operatore, per mezzo dell’interpretazione ermetica della pranoterapia, entra in possesso della chiave che apre la porta per oltrepassare la soglia.

Questo tipo di pranoterapia non ha niente a che vedere con le operazioni materiali attraverso l’imposizione delle mani: essa è una vera e propria “energia spirituale“ scaturita dai corpi più eterici che caratterizzano l’essere umano nelle sue forme più sottili.

Quando l’operatore giunge a comprenderne il significato e ad operare con tali forze non ha nemmeno più bisogno delle mani quali mezzi di trasmissione: egli, attraverso tecniche di proiezione del pensiero, può agire a lunga distanza, senza la presenza fisica della persona.

Si realizza una vera e propria compressione temporale e l’annullamento delle distanze, attraverso la modificazione della realtà per mezzo di uno stato alterato di coscienza: si agisce come nella tradizione sciamanica mentre si opera la guarigione.

TRASMUTAZIONE DEL PRANA

L’interpretazione ermetica della pranoterapia è quella della “persistenza” che è una delle caratteristiche del prana e, il cui ottenimento, è uno degli obiettivi del pranoterapeuta.

Possiamo notare l’analogia con l’alchimia dove il culmine della “Grande Opera” è la “longevità”.

Il senso più immediato è quello del prolungamento della vita, prolungamento che è andato scemando progressivamente rispetto ai primi uomini/dei che dimoravano il nostro pianeta (si pensi all’allegoria di Matusalemme che, secondo le scritture, è vissuto 969 anni, numero altamente simbolico per gli iniziati ai Misteri Egizi).

Uno dei processi più importanti è detto dei “Piccoli Misteri” e, il suo scopo, è quello di far tornare l’uomo a vivere in piena salute allungandone la vita, riconquistando lo “Stato Primordiale”.

Per ottenere tale processo di trasmutazione bisogna lavorare sulle energie impure che ci alimentano e trasformarle nel grado di purezza più elevato detto del “Trentatreesimo Grado” (vi ricorda qualcosa?).

Il pranoterapeuta che avrà ottenuto tale padronanza energetica, passando per i 33 gradi detti “di filtrazione” sarà un operatore in grado di affrontare e risolvere qualsiasi problema di ordine fisico e psichico.

CONCLUSIONI

Interpretazione ermetica della pranoterapia” non si riferisce propriamente ad una conoscenza di ordine metafisico e nemmeno esclusivamente cosmologica nella sua applicazione macrocosmica e microcosmica.

Essa è la conoscenza del “mondo intermedio”, come accennato in precedenza e quindi un trait d’union tra il mondo fisico (energia pranica dorica) e il mondo spirituale (energia pranica ionica).

Operando attraverso il prana si raggiungono vari livelli di trasmissione, dal più semplice e legato alla natura umana, al più complesso, legato alla natura spirituale.

Grazie all’ermetismo siamo in grado di collegare le due energie principali (fisica e spirituale) per avvicinarci a quella metafisica di cui è formata la nostra “essenza”.

Non è un percorso semplice e, probabilmente, non basterà una sola vita per raggiungere il “trentatreesimo grado di purezza”: iniziare il cammino non può che migliorare la nostra natura e l’energia che ci caratterizza, imparando a sviluppare nuove facoltà e conoscenze occulte.


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