ELEMENTI E PRANOTERAPIA

Pubblicato da Damiano Checchin il

elemetni e pranoterapia

Per parlare di elementi e pranoterapia prenderemo in considerazione le scritture orientali dove , i suddetti, vengono designati con il nome di TATTWA.

Nella cultura europea non si considerano mai gli elementi in rapporto alla loro influenza favorevole o sfavorevole, mentre quando lavoriamo con la trasmissione pranica sarebbe bene ricordare che, determinate azioni energetiche, possono essere intraprese sotto l’influenza dei TATTWA.

Quando si lavora con gli elementi e la pranoterapia bisogna conoscere bene la loro caratteristica, penetrandone i segreti e ricordandoci che tutto ciò che è stato creato è stato ottenuto per mezzo degli stessi.

ANALOGIA CON IL SIMBOLISMO DEL PRIMO ARCANO DEI TAROCCHI

elementi e pranoterapia
IL BAGATTO DI OSWALD WIRTH

Prendiamo in prestito il simbolismo della prima carta dei Tarocchi (Bagatto) dov’è rappresentato il giovane iniziato (Magus) che mira alla conoscenza e al controllo delle quattro forze che governano il mondo. In tale carta i simboli espressi sono la spada (fuoco), il bastone (aria), la coppa (acqua) e il siclo d’oro (terra).

Il simbolismo espresso in questa lama ricorda l’importanza di possedere la padronanza degli elementi poiché, questa capacità, è da considerarsi come primo atto dell’iniziazione ed è fondamentale per l’allievo che si avvicina allo studio della pranoterapia.

SUCCESSIONE INDIANA DEI TATTWA

Akasha – principio dell’etere

Tejas – principio del fuoco

Waju – principio dell’aria

Apas – principio dell’acqua

Prithivi – principio della terra

Possiamo osservare che, oltre ai quattro tattwa ne è presente un quinto (Akasha) o Causa Prima ed è da considerarsi come il quinto potere caro agli alchimisti europei e chiamato con il nome di quintessenza.

IL PRINCIPIO DEL FUOCO

Il primo elemento derivato dall’Akasha è il Tejas, il principio del fuoco: esso manifesta la propria influenza in qualsiasi cosa che è stata creata.

Le sue qualità fondamentali sono il calore e l’espansione, caratteristiche proprie del prana poiché, all’inizio di tutte le cose create, c’è stato il fuoco e la luce (Fiat Lux).

Ogni elemento ha due polarità, una positiva (+) e una negativa (-) che corrispondono alla forza costruttiva, produttiva e creativa (+) oppure a quella distruttiva e separatrice (-).

Non vorrei però trarre in inganno il lettore quando parlo di forza positiva e forza negativa poiché, nella Tecnica Pranoterapica MCC associata agli “elementi e pranoterapia” le due energie vengono utilizzate entrambe, senza connotazioni di alcun genere.

Ricordiamo che in ogni elemento esiste una qualità attiva ed una passiva che le religioni hanno interpretato come “bene” e “male”: tuttavia bene e male non esistono e, nell’universo non vi è né bene né male, giacché ogni cosa racchiude il principio divino che si riflette in tutto il Creato.

Finiamo dicendo che l’elemento fuoco, nella sua espansione, è latente in tutta la materia e, stimolato adeguatamente con l’energia del pranoterapeuta, porta alla sua riattivazione energetica con un immediato beneficio per il suo fruitore finale, in questo caso la persona trattata.

IL PRINCIPIO DELL’ACQUA

Sempre derivato dall’Akasha, il principio dell’acqua è esattamente l’opposto di quello del fuoco avendo caratteristiche del tutto contrastanti.

Le sue qualità fondamentali sono il freddo e la contrazione dove la polarità attiva è donatrice di nutrimento, vita e protezione mentre quella passiva ha la proprietà di fermentazione, di separazione e di assorbimento.

Nella pranoterapia, la magnetizzazione di questo elemento avviene per mezzo dell’imposizione delle mani sopra il fluido che, assorbendo l’energia dell’operatore, nutrendosi di essa e lasciando fermentare il prana al suo interno, si trasforma contraendosi e magnetizzandosi.

IL PRINCIPIO DELL’ARIA

L’aria non è un vero e proprio elemento ma è da considerarsi come il mediatore tra i princìpi del fuoco e dell’acqua.

Esso stabilisce un equilibrio neutrale che funge da mezzo tra le peculiarità attive e passive dell’acqua e del fuoco: senza l’aria però non potrebbe avvenire la trasmissione e il trasporto dell’energia pranica nell’universo e, la sua caratteristica principale, è quella di avere assunto la proprietà di calore del fuoco e quella di umidità dell’acqua.

L’elemento aria è tenuto in grande considerazione dalla Tecnica pranoterapica MCC e viene affrontato per mezzo di esercizi specifici chiamati “del trasferimento elettro-pranico”.

IL PRINCIPIO DELLA TERRA

La Terra è l’ultimo degli elementi della TATTWA e, per la sua specifica qualità di solidificazione, coinvolge tutti gli altri tre elementi. Per mezzo di questo elemento si è data una forma concreta alle cose e sono nati i concetti di spazio, misura, peso e tempo.

L’azione dei tre elementi con quello della terra è chiamato Tetrapolare cosicché il principio della terra è da considerarsi come un magnete a quattro polarità ( fuoco, acqua, aria + terra).

Tutta la vita creata è spiegabile dal fatto che tutti gli elementi sono inclusi nel quarto (Fiat/Sia Fatto).

Il pranoterapeuta esperto, attraverso il passaggio energetico tra il fuoco, l’acqua e l’aria, arriva alla condensazione del quarto elemento (terra) portando il suo prana ad un livello di compressione altissimo che agisce sulla materia (in modo visibile), trattando la persona sottoposta alla sua energia in maniera veloce e risolutiva.

L’AKASHA, IL PRINCIPIO ETEREO

L’Akasha è il principio etereo per eccellenza, la quintessenza dei quattro elementi principali.

Si può definire come l’energia pranica suprema, la forza più potente dell’Universo, energia inconcepibile e causa prima di tutte le cose create e non create.

Energia senza tempo, incomprensibile e indefinibile chiamata quinta potenza o potenza originale.

CORRELAZIONE TRA AKASHA E LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO

Il principio dell’Akasha si basa sulla legge di causa ed effetto poiché essa regola i quattro principi fondamentali.

Ricordiamo che usando l’energia pranica determiniamo una causa che porta ad un conseguente effetto: di conseguenza ogni effetto deriva da una causa che segue un risultato.

Bisognerebbe essere consapevoli di ciò che creiamo. Tutto è energia che nasce dalla mente (AKASHA) trasformatasi in realtà per mezzo degli elementi (TATTWA) pertanto cerchiamo di essere coscienti dei nostri pensieri.

Per ottenere i risultati migliori dobbiamo monitorarli costantemente allenandoci con esercizi specifici.

AKASHA, ELEMENTI E PRANOTERAPIA

Nel mondo causale dell’Akasha si fonda l’intera creazione e, il pranoterapeuta che raggiunge la padronanza completa dei quattro elementi, può ambire a raggiungere l’energia Akashika distribuendola attraverso il suo corpo per mezzo delle mani.

Questo mediatore ha raggiunto una padronanza tale delle energie che può operare veri e propri miracoli, usando i suoi poteri taumaturgici in maniera straordinaria.

Per arrivare ad un livello di capacità energetica così estrema, è necessario donarsi con abnegazione totale allo studio della pranoterapia, diventando tutt’uno con la mente, il corpo, l’anima e l’universo che ci ha generati.


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