ALBERO DELLA VITA E PRANOTERAPIA

Pubblicato da Damiano Checchin il

albero della vita e pranoterapia

Albero della Vita e Pranoterapia si può considerare un articolo per lo sviluppo delle energie sottili attraverso gli insegnamenti della Cabala.

Il piano base della tradizione esoterica occidentale e il sistema di addestramento alla pranoterapia europea sono fondati su complessi concetti assimilabili allo sviluppo dell’Albero della Vita, in quanto conducono ad una lettura approfondita di quello che, normalmente, definiamo percorso energetico/ermetico.

LA TRADIZIONE OCCIDENTALE

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Sono estremamente rari gli studiosi che conoscono le vere origini della tradizione pranoterapica occidentale poiché i sapienti, conoscitori dei Misteri Energetici, hanno tramandato il sapere oralmente a pochi privilegiati, pronti a comprendere.

Non ci stupisce che, parlando di Albero della Vita e Pranoterapia, le persone rimangano disorientate poiché non sono in grado di afferrarne il significato intrinseco.

Ricordiamo che il misticismo di Israele fornisce le fondamenta su cui si basa tutto l’occultismo occidentale e il suo rituale simbolico mentre, l’Albero della Vita espresso nel suo famoso glifo, è il simbolo più completo di meditazione che noi possediamo, congiuntamente al Dàyeros (vedere il mio articolo Simbologia e Pranoterapia).

Le radici del nostro sistema pranoterapico affondano nella tradizione ma, nulla, ci obbliga ad esserne vincolati poiché una tecnica praticata è qualcosa che si sviluppa, arricchita dall’esperienza di ciascun operatore per renderla parte di una eredità comune come è successo con la Tecnica Pranoterapica MCC.

PRINCIPI PRANOTERAPICI NELLA TRADIZIONE EUROPEA

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Più siamo vicini alla sorgente e quindi alla tradizione, più puro sarà il ruscello pertanto, per giungere alla perfetta conoscenza dei principi energetici, dobbiamo arrivare alla sorgente che li ha generati.

Bisogna mettera alla prova la genuinità di una tradizione mediante la comparazione ai primi principi per poi influenzarne il potere, attraverso il pensiero contemporaneo.

Albero della Vita e Pranoterapia hanno origini nel misticiso ebraico e nella tradizione nomade degli adoratori di stelle della Caldea dove, il famoso Abramo, ode la voce di Dio all’interno della sua tenda (notiamo il riferimento alla nona lama di Wirth laddove l’Eremita è avvolto nel suo mantello per apprendere gli insegnamenti segreti senza venire disturbato dalle influenze esterne).

LE TRE SCRITTURE

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L’antica tradizione mistica ebraica possedeva tre scritture:

Il Libro della Legge (Antico Testamento)

Il Talmud (raccolta di commentari)

La Cabala (interpretazione mistica dei commentari)

I rabbini classificano queste tre scritture come il corpo della tradizione (Libro della Legge), la sua anima razionale (Talmud), il suo spirito immortale (Cabala).

Gli uomini ignoranti (che ignorano) possono leggere con profitto il primo libro, gli uomini colti possono studiarne il secondo mentre, il terzo libro, è riservato ai saggi che sanno meditare attraverso il simbolo.

Questo è il motivo per il quale Albero della Vita e Pranoterapia sono collegati alla meditazione, il cui fondamento nella cultura esoterica europea, si genera dalla Cabala e, a sua volta, dai simboli in essa espressi (Le dieci sĕfirōt e poi il Dàyeros anche se non propriamente ascritto alla tradizione cabalistica).

LE TRE FORME ENERGETICHE

Nella pranoterapia e nella sua conseguente elaborazione (MCC) si generano tre livelli di consapevolezza energetica, esattamente come nelle tre scritture ebraiche di cui parlavo poc’anzi:

Il primo livello è l’approccio alla tradizione e alla conoscenza energetica essoterica riservato al principiante che chiede di essere ammesso al Tempio del Sapere per essere istruito.

Il secondo livello è riservato allo specialista che ha imparato a canalizzare l’energia pranica e desidera svilupparla in maniera efficace.

Il terzo livello è per colui il quale è già un pranoterapeuta completo, desideroso di raggiungere l’espansione della coscienza attraverso i simboli segreti (insegnamento esoterico) e la meditazione su di essi.

Lo studioso che medita su un simbolo nel quale, in precedenti meditazioni, sono state associate determinate idee, otterrà l’accesso a quelle idee anche se il simbolo non gli è mai stato spiegato.

La stessa identica cosa accade utilizzando strumenti di potere, caricati di energia pranica dove, con le dovute conoscenze, la si trasmette al suo utilizzatore per potenziarne le capacità.

UTILIZZO DELLE TECNICHE SPECIFICHE

L’articolo “Albero della Vita e Pranoterapia” non si propone di spiegare le complesse e riservate metodologie che si possono utilizzare per aumentare la propria capacità energetica e, il motivo, è presto detto:

qualsiasi sistema di sviluppo energo/spirituale può essere seguito senza rischi sotto la supervisione di un maestro competente e non sarebbe saggio fornire le chiavi per incrementare queste capacità senza l’adeguato supporto di un insegnante preparato.

Oltre a questa premessa non è possibile, per un pranoterapeuta alle prime armi, avvicinarsi a queste tecniche poiché dovrà prima potenziare le sue conoscenze energetiche, rafforzando il suo corpo eterico, rendendolo impenetrabile alle energie congeste che potrebbero aggredirlo, danneggiandolo.

Il mio articolo è utile nel farvi comprendere una tecnica pranoterapica che, la maggior parte degli operatori energetici, non conosce affatto ma che può essere sviluppata attraverso un costante allenamento.

AVVICINARSI AI DIVERSI METODI PRANOTERAPICI

Chi possiede una certa dimestichezza con le tecniche pranoterapiche e con i suoi processi è consapevole del fatto che il metodo dev’essere adatto alla propria personalità (fisica ed energetica) e al grado di sviluppo di chi le pratica.

Qualsiasi approccio deve avere un procedimento da poter essere utilizzato come primo livello di comprensione da parte del neofita: il novizio deve avvicinarsi alla pranoterapia in modo semplice ed intuitivo prima di elevarsi, usando metodologie più complesse e raffinate.

Un sistema efficace deve soddisfare determinati requisiti altrimenti è difficilmente utilizzabile o addirittura inutilizzabile:

  1. La tecnica di base dev’essere facilmente impiegabile anche da menti che non hanno nessuna preparazione mistica, ermetica o esoterica (questo è il motivo per il quale propongo sempre dei “corsi base” prima di iniziare il vero e proprio studio della Pranoterapia MCC).
  2. Le forze messe in atto dallo sviluppo di tali capacità devono essere sufficientemente potenti e attuabili fin da subito (nei miei corsi base si prende immediatamente confidenza con il prana attraverso scambi energetici tra studente e studente).
  3. Il prana originato dev’essere immediatamente fruibile per poterlo generare in ogni condizione che si possa presentare, attraverso una semplice tecnica di “richiamo” che non costringa l’allievo a lunghi ed estenuanti esercizi quotidiani.

Ricordiamo al lettore che i tre punti elencati in precedenza sono fondamentali per intraprendere un percorso di studio corretto e di immediata attuazione.

CONCLUSIONI

Prima di concludere l’articolo “Albero della Vita e Pranoterapia” volevo soffermarmi su quest’ultimo punto:

Ogni allievo ha un’identità unica e ben precisa e, un maestro capace, dovrebbe “particolarizzare” il proprio insegnamento sulla persona alla quale si rivolge, conoscendone le capacità, i limiti e la personalità altrimenti, le tecniche, per quanto efficaci, non produrranno risultati adeguati e soddisfacenti.

La Tecnica Pranoterapica MCC è in grado di presentare centinaia di esercizi per sviluppare l’energia pranica in modo efficace ma sarà compito del maestro trovare i più adatti alle inclinazioni naturali del proprio pupillo.


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