CHAKRA E PRANOTERAPIA

Pubblicato da Damiano Checchin il

chakra e pranoterapia

CHAKRA E PRANOTERAPIA

Il pranoterapeuta esperto è consapevole che la trasmissione del prana è strettamente collegata ai suoi centri energetici: i canali di comunicazione tra prana e corpo umano si chiamano Chakra, parola di derivazione sanscrita che significa ruota/vortice.

Possiamo definirli centri energetici che comunicano costantamente tra di loro, tra il corpo sottile dell’individuo e il suo corpo fisico.

Essi assorbono e distribuiscono il soffio vitale all’interno dell’essere umano per equilibrare le complesse correnti sottili che lo attraversano.

Conseguentemente, per raggiungere un perfetto interscambio di forze vitali e per sviluppare un’energia pulita ed efficace, dobbiamo sbloccarli, allinearli ed equilibrarli.

Ecco spiegata la stretta connessione tra chakra e pranoterapia.

CHAKRA E PRANOTERAPIA – I SETTE CHAKRA

chakra e pranoterapia

PRIMO CHAKRA

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Chiamato Muladhara o chakra della radice, è il fondamento principale del sistema energetico di tutti gli altri Chakra dov’è contenuta la Kundalini (energia latente localizzata alla base della spina dorsale raffigurata come un serpente avvolto su se stesso).

Il chakra è associato alle funzioni vitali dell’individuo e alle sensazioni fisiche di piacere/dolore. Esso è strettamente collegato alla colonna vertebrale, al retto, all’ano e all’uretra.

Quando Muladhara funziona correttamente l’individuo è radicato all’energia terrestre, rimanendo costantemente presente nella sua attività giornaliera.

Il colore che lo caratterizza è il rosso, colore del sangue e quindi della forza vitale.

Esso è raffigurato da un quadrato con i quattro petali a simboleggiare la terra.

SECONDO CHAKRA

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Chiamato Svadhisthana o chakra sacrale, è il nucleo della sessualità e della felicità dell’individuo.

Esso influenza i processi di assimilazione e circolazione dell’energia pranica ed è strettamente collegato alla vescica urinaria, alle gonadi, all’intestino, agli organi della riproduzione e alle vertebre lombari.

Quando Svadhisthana funziona correttamente la persona vive pienamente la sua sessualità, esprime gioia di vivere ed è in armonia con il cosmo e con tutti gli esseri viventi.

Il suo colore è l’arancione, colore della creatività e della gioia.

Esso è raffigurato con una falce lunare che rappresenta l’elemento femminile (subconscio), ha sei petali e simboleggia l’ acqua.

TERZO CHAKRA

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Il nome di questo Chakra è Manipura (gioiello lucente) e si trova esattamente al centro del corpo (plesso solare) dove tutta l’energia vitale viene distribuita in ogni parte di esso. E’ anche conosciuto con il nome di “ chakra del plesso solare “.

Controlla l’energia dello stomaco, del fegato, del pancreas e delle ghiandole surrenali ed è collegato con il basso mentale che comprende emozioni e pensieri sia positivi che negativi come l’aggressività.

Quando l’energia che lo attraversa è in eccesso si può avere la tendenza alla prevaricazione sugli altri mentre se l’energia è in difetto si ha la tendenza alla sottomissione.

Esso ha dieci petali, di colore giallo ed è associato all’elemento fuoco.

Da questo Chakra partono dei sottilissimi fili energetici in numero di 72.000 che vengono chiamati Nadi e si diramano in tutto il corpo.

QUARTO CHAKRA

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Il Chakra del cuore è chiamato Anahata, collega i tre chakra inferiori (Istinto/Razionalità) con quelli superiori (Coscienza/Spiritualità) ed ha la funzione di mediatore tra la natura fisica umana e quella spirituale.

Quando viene attraversato da un flusso energetico regolare, la persona è in grado di esprimere amore e compassione verso se stessa, verso gli essere viventi e il Creato in generale.

Più si ama incondizionatamente, più il chakra si apre aumentando il flusso energetico e nutrendone il cuore.

Oltre a essere collegato al cuore, Anahata è in stretto contatto con i bronchi, i polmoni, il seno e agisce sul sistema circolatorio.

Esso controlla il timo, organo linfoepiteliale essenziale nella risposta immunitaria di molte malattie.

Il colore che lo caratterizza è il verde, i petali che lo compongono sono dodici e la sua proprietà è quella dell’amore incondizionato.

L’elemento simbolico che lo caratterizza è l’aria ed è collegato alla respirazione.

QUINTO CHAKRA

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Vishuddha o chakra della gola è il nome del quinto Chakra e costituisce il centro del suono e della parola.

Esso opera nell’apparato scheletrico oltre che in quello respiratorio ed è collegato all’emotività della persona.

Un blocco a livello di Vishuddha può causare laringiti, faringiti, otiti, problemi alla tiroide, emotività incontrollata e difficoltà di espressione.

Dai sette suoni della scala musicale (sette come i chakra) si possono creare infinite melodie e, non è un caso che il quinto chakra sia all’altezza della gola dove sono localizzate le corde vocali. La vibrazione è frequenza e la frequenza crea il mondo.

Il quinto chakra è raffigurato da sedici petali, il suo elemento l’etere. Il cerchio al centro del disegno raffigura il vuoto in potenza di realizzazione che si attiva con il suono, creando la scintilla della vita.

Il suo colore è l’azzurro.

SESTO CHAKRA

Il sesto chakra o chakra della fronte è chiamato Ajna, il centro spirituale dell’essere umano dov’è racchiusa la consapevolezza e l’attenzione (Qui e Ora).

I disturbi causati dagli squilibri energetici di questo chakra sono i problemi alla vista, la difficoltà di concentrazione, alcuni scompensi endocrini, la depressione e gli stati di confusione mentale.

Chi ha l’Ajna perfettamente funzionante è una persona altamente evoluta, dotata di grande intuizione e spiritualità.

Ida e Pingala (nadi principali) confluiscono in questo chakra dove si trascende la dualità e si raggiunge la conoscenza suprema con l’apertura del terzo occhio.

I due petali del chakra (Ham e Ksham) rappresentano il superamento della dualità per mezzo della consapevolezza cosmica e della vitalità energetica.

Il suo colore è il blu, colore della notte e della meditazione.

SETTIMO CHAKRA

E’ il chakra della corona, il loto dai mille petali e il suo nome è Sahasrara. Il numero mille simboleggia completezza e perfezione. Esso è il ponte energetico tra l’uomo e il divino dove la forza della Kundalini si sprigiona innalzandosi a una conoscenza superiore.

E’ il chakra della pura consapevolezza dove la mente umana si fonde con la mente universale e l’anima si libra alla dimensione del divino per tornare a casa.

L’apertura di Sahasrara permette l’accesso ai più alti stati di coscienza ma, per arrivare a tale risultato, è necessario il perfetto equilibrio di tutti gli altri chakra.

Il chakra della corona è in correlazione con la ghiandola pineale, fondamentale per la produzione della melatonina che regola il ciclo del sonno.

Il suo colore è il viola ma in alcun testi viene associato al bianco poiché esso contiene tutti i colori.

CHAKRA E PRANOTERAPIA – ESERCIZIO DI SBLOCCO DEI CHAKRA PER MEZZO DELLA SFERA LUMINOSA

Ora, per sviluppare al meglio chakra e pranoterapia, vi propongo un esercizio che porta grandi benefici all’apertura e al riequilibrio dei vostri canali energetici con un conseguente vantaggio alla trasmissione pranica.

Sedetevi su una sedia con la schiena dritta (chi riesce può usare la posizione del loto). I piedi ben piantati a terra, mani e braccia appoggiate sulle cosce. Chiudete gli occhi inspirando con il naso ed espirando con la bocca.

Continuate per alcuni minuti visualizzando l’ossigeno che riempie i vostri polmoni come energia di colore chiaro e brillante che vi attraversa il corpo, dalla testa ai piedi e che purifica ogni cellula che lo compone.

Dirigete tutta l’energia, portata dall’ossigeno per mezzo dei vostri polmoni, all’altezza del perineo, dove si trova il primo chakra (Muladhara).

Visualizzate una piccola sfera di colore rosso intenso che ruota su se stessa mentre apre, con il suo potere energetico, il primo chakra.

Sentitevi totalmente ancorati al terreno continuando a inspirare con il naso e ad espirare con la bocca per alimentare la sfera rossa dentro di voi.

Dopo qualche minuto spostate il globo luminoso dal primo al secondo chakra (Svadhisthana) situato sotto l’ombelico. Il colore da rosso diventa, lentamente, arancione brillante continuando a roteare e lavorando il secondo chakra.

La luce arancione riempie il basso ventre infondendovi una sensazione di calore mentre il corpo comincia ad alleggerirsi.

Continuate a esercitare la volontà portando la sfera all’altezza del plesso solare (terzo chakra – Manipura).

La luce si fa più densa e più carica di energia. Il colore che la compone è il giallo che, sempre lentamente, cambia da quello precedente (arancione).

Sentitevi esattamente al centro del corpo dove l’energia di colore giallo si espande dentro di voi. Ora siete ancor più leggeri e attirati verso l’alto.

La sfera sale ancora, raggiunge il quarto chakra (Anahata) al centro del vostro petto. Il colore dal giallo diventa verde smeraldo, intenso e brillante.

La cassa toracica si espande riempiendosi di colore verde e di tutto l’amore che siete in grado di assorbire. Sentitevi amati incondizionatamente, pieni di gioia e di energia.

Lasciate lavorare il chakra del cuore mentre il corpo fisico si alleggerisce ulteriormente.

Continuiamo a far salire l’energia al quinto chakra (Vishuddha) al centro della gola.

Il verde si trasforma in un bel colore azzurro carico, la gola si riempie completamente e il chakra si sblocca. La sfera continua a roteare su se stessa riempiendone il collo.

L’energia continua la sua corsa fino al sesto chakra (Ajna) al centro della fronte.

Il colore si tramuta in blu, il blu scuro della notte dove avviene l’apertura del terzo occhio per condurci a nuove esperienze percettive.

Siete senza peso, il corpo fisico svanisce, la mente si espande di calma e di consapevolezza.

Lasciatevi guidare dall’intuizione.

Ultimo impegno mentale per posizionare la sfera di luce blu fuori dalla vostra testa, a pochi centimetri da essa.

Siamo giunti al settimo chakra (Sahasrara). Il colore che caratterizza questa luce è il viola, colore del mistero e della metamorfosi.

Sentite la fusione tra corpo fisico ed energia universale.

Lasciatevi condurre dall’apertura del settimo chakra per collegarvi alla fonte universale, la fonte del sapere supremo.

Il globo luminoso si espande, riversando tutta l’energia contenuta al suo interno, nel vostro corpo: una cascata di luce che diventa bianca, il bianco della purezza, il bianco brillante e accecante della luce di Dio.

Lasciate scaricare tutta l’energia creata con questa potente meditazione aprendo lentamente gli occhi e rimanendo in silenzio per qualche minuto ancora.

In questo articolo “Chakra e Pranoterapia” avrete compreso l’importanza di essere totalmente in armonia e in equilibrio con le energie che attraversano il corpo.

Potrete trovare ulteriori esercizi per aumentare le vostre capacità pranoterapiche alla sezione chakra e pranoterapia del mio manuale “Tecnica Pranoterapica MCC” di prossima pubblicazione.

L’articolo Chakra e Pranoterapia e tratto da “La Tecnica Pranorerapica MCC – Manuale Pratico di Pranoterapia” di Damiano Checchin.


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